Storia


La storia del nostro Ordine professionale è strettamente legata alla storia del farmacista biellese Giuseppe Assauto.

Si propone qui di seguito lo studio presentato dal dott. Carlo Bagliani al 60°Congresso Nazionale di Storia della Farmacia (Bari, 5-7 novembre 2010) e arricchito di notizie nel 2012 in occasione delle celebrazioni per il centenario della Federazione Ordini Farmacisti Italiani (F.O.F.I.)


1912-2012

CENTENARIO DELLA FEDERAZIONE DEGLI ORDINI DEI FARMACISTI ITALIANI

“Giuseppe Assauto: l’illuminato Presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti d’Italia (F.O.F.I.) 1914-1924”(*)

Autore: Carlo L. Bagliani

Ricorre questo anno il centenario della fondazione della F.O.F.I.(Federazione Ordini Farmacisti Italiani), voluta dai farmacisti italiani nel 1912 per riunire gli Ordini professionali che via via andavano formandosi, nuovi soggetti nati dalla antiche associazioni chimico-farmaceutiche.

Pioniere dell’associazionismo farmaceutico, dell’avanzamento e della difesa del valore culturale del farmacista e della farmacia come luogo di scienza e non di commercio, fu il farmacista biellese Giuseppe Assauto.

Ben delineano la figura di questo illustre farmacista le brevi righe introduttive che l’editore Bovo di Saluzzo aveva pensato per la prefazione all’ultima grande pubblicazione dell’Autore, Il Consigliere e il Consulente del Farmacista (1):

“(…)È un’opera di fede e di amore alla professione e agli amici farmacisti, opera quindi che, osiamo crederlo, sarà benevolmente accolta con eguale fede e amore dai Colleghi dell’Autore, che per vari decenni e con non indifferenti suoi sacrifizi personali, ha dedicato tutto sè stesso al miglioramento della professione per renderla degna di maggior estimazione da parte delle Autorità e del pubblico e anche per migliorarne le condizioni morali e materiali.

    Ci dice l’Autore che egli considera un po’ questo suo lavoro come il testamento spirituale che Egli lascia quale espressione della sua anima alla Categoria, ed è sotto questo aspetto e con questo sentimento che Egli si è piegato al nostro desiderio di permetterci di allegarvi la Sua fotografia.

   Noi lo accogliamo come tale, con l’augurio però a Lui di «ad multos annos» ancora, in attesa di altre Sue opere, non meno degne di Lui e della Categoria farmaceutica, della quale per tanti anni fu portavoce ed esponente elettivo”.

Saluzzo, Luglio 1938-XVI

L’Editore BOVO


Assauto
GIUSEPPE ASSAUTO- Fotografia con dedica ai Colleghi (1)

L’illustre Personaggio –la vita e la professione

Il sopra citato Giuseppe Assauto è stato sicuramente uno tra i personaggi che più hanno contribuito all’evoluzione sociale e culturale della Classe farmaceutica italiana.

Nasce a Saluzzo il 12 aprile 1871, compie gli studi classici e si diploma chimico-farmacista presso l’Università di Torino.

Agli inizi del ‘900 diventa titolare della Farmacia Ajmonino di Biella alla quale si dedica con passione, dimostrando contemporaneamente vero amore per lo sviluppo della Classe Farmaceutica italiana. La sua casa diventa un tutt’uno con la farmacia, diventa sede del suo archivio di notizie sul mondo farmaceutico italiano, sede delle sue ricerche storiche in campo farmaceutico, sede operativa della F.O.F.I. e del suo Bollettino.

farmacia

BIELLA-Farmacia Assauto, 1934 (2)

Nel 1912, anno storico della costituzione di tutti gli ordini professionali (in seguito alla legge del 10/07/1910), sorge a Napoli la Federazione Ordini Farmacisti d’Italia (F.O.F.I.) della quale primo presidente è il dr. Stefano Gallelli.

Nel 1912 (1 luglio) nasce l’Ordine di Novara (che ingloba anche Vercelli e Biella non ancora province autonome) di cui subito Giuseppe Assauto, farmacista, è presidente.

Sono anni particolari i primi anni del secolo, incominciano a formarsi i primi organi associativi, le prime organizzazioni di categoria.

Con la costituzione di Vercelli-Provincia, i farmacisti vercellesi sentono l’esigenza di avere una propria associazione corporativa staccata dalla realtà novarese.

Nel 1929 nasce l’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Vercelli (che ingloba anche Biella): i Colleghi della nuova provincia eleggono Assauto consigliere del primo Ordine dei Farmacisti della Provincia di Vercelli.

Sotto il governo fascista gli ordini professionali vengono sciolti e vengono fondati i Sindacati Fascisti di Medici, Farmacisti etc.

VERCELLI-veduta di piazza Cavour

VERCELLI- veduta di piazza Cavour

Secondo presidente della F.O.F.I. è proprio il Cav. Giuseppe Assauto di Biella, chimico-farmacista, che con impegno profondo per la Classe ricoprirà la carica fino al 1924 quando gli subentrerà il dr. Cesare Chiappa di Roma.

Scheda

  • Presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti d’Italia (F.O.F.I.) dal 1914 al1924.
  • Presidente dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Novara (che inglobava anche Vercelli, non ancora provincia) e Membro del Consiglio Provinciale Sanitario dal 17 marzo 1912 al 25 novembre 1919 e Consigliere anziano dell’Ordine stesso fino al 31 luglio 1928.
  • Membro del Consiglio Superiore di Sanità dal 1 gennaio 1920 al 31 dicembre 1923.
  • Consigliere del neonato primo Ordine dei Farmacisti della Provincia di Vercelli nel 1929.
  • Presidente onorario del rinato Ordine dei Farmacisti della Provincia di Vercelli nel 1945.
  • Fondatore nel 1915 e Direttore fino al 1924 de “Il Farmacista”, Bollettino Ufficiale della Federazione degli Ordini dei Farmacisti d’Italia (con sede a Biella in via S.Filippo 2, sede della farmacia).Nel gennaio 1947, dopo la parentesi bellica, viene pubblicato il primo numero dell’organo ufficiale della F.O.F.I., risorta nel 1946 e nel cui Comitato Centrale compare il nome di Assauto (nominato Presidente onorario), “Il Farmacista”, egregiamente diretto dal prof. Cristoforo Masino di Torino.
  • Nel 1924 la pubblicazione del Bollettino verrà spostata da Biella a Roma–così come la sede della F.O.F.I.- fino al 1926, quando cesserà del tutto in seguito allo scioglimento della F.O.F.I.

    Sul primo numero de “Il Farmacista” (1915) così si legge a firma dello stesso Assauto:

                                             « Incominciando…Assumo la direzione di questo foglio per concorrere a compiere il voto emesso più volte dalla Classe farmaceutica a mezzo dei proprii Rappresentanti.

    Non sarà certo la volontà che mi mancherà, poiché è ad essa che debbo la resistenza attraverso a tante lotte, e se essa non persistesse, malgrado le immancabili delusioni provate e che sono retaggio di chi persegue un ideale, non mi assumerei certo questo nuovo pondo, per sostenere il quale occorrono ben quadrate spalle.

    Ma io faccio assegnamento anche sul concorso intelligente e volenteroso dei migliori che illustrano la nostra Classe, e se fra di noi si riuscirà, come spero, a regolare e stringere le intese e i rapporti di corrispondenza, ho motivo di sperare che questo foglio potrà contare su una esistenza sicura.

    Con questa speranza e con l’augurio di tempi migliori per la nostra Classe m’accingo al nuovo cimento. »

    Il Farmacista” anni 1915-1920 – Raccolta completa donata dal Farm. Giuseppe Assauto all’Ordine di Vercelli nel 1929. La raccolta comprende i volumi fino al 1924 ed è conservata presso la sede dell’Ordine a Vercelli

    Testo della dedica:

    « Dono del farm. Giuseppe Assauto all’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Vercelli con ogni augurio per la sua salda costituzione e pel suo fattivo funzionamento a beneficio dell’Esercizio Farmaceutico e della Pubblica salute.

    Biella, 1 febbraio 1929

    farm. Giuseppe Assauto »


    Un grande farmacista, orgoglioso dell’appartenenza a questa Classe e per essa sempre disposto a lavorare senza mai tregua: originale l’abitudine di scrivere cartoline postali azzurre stampate con il marchio della sua farmacia ai segretari provinciali del sindacato, cartoline fitte di frasi e di pensieri e di comunicazioni che poi venivano allegate (certe con uno spillo) alla copia della lettera di risposta e messe a protocollo.

    Cartolina a Umberto Paggi Segretario Prov. Sind. F. F, Farmacia già Gennaro & Gallea-Vercelli

    Cartolina a Ernesto Greppi Segretario Prov. Sind. F.F., Farmacia Ferro & Greppi-Vercelli
    ora Farmacia Garavana (14/06/1938)

    Cartolina a Umberto Paggi Segretario Prov. Sind. F. F, Farmacia già Gennaro & Gallea-Vercelli

    Cartolina a Umberto Paggi Segretario Prov. Sind. F. F, Farmacia già Gennaro & Gallea-Vercelli
    ora Farmacia Amisano (15/2/1942)

     

    Il nome del bollettino “Il Farmacista”:

                                                    (tratto dal primo numero de “Il Farmacista”,1 gennaio 1915)

         «…L’abbiamo impresso di tutto proposito. Questo titolo, che, fino a pochi anni fa, a molti, a troppi farmacisti, pareva un titolo di inferiorità di fronte ai colleghi sanitari Medici e Veterinari e non si osava pronunciarlo in società e quasi se ne arrossiva quando veniva pronunciato al proprio indirizzo, questo titolo, che quasi mai nessuno faceva precedere al proprio nome nelle pubbliche comunicazioni o discussioni a stampa, ebbene esso ha diritto di essere manifestato con dignità non inferiore a quello con cui vantano il loro titolo i Medici, i Veterinari e gli altri laureati; non solo, ma esso deve in ogni pubblica o privata manifestazione essere espresso con modesto ma legittimo orgoglio, specialmente ora che la farmacia ha, dalla nuova legge, maggiormente impresso il carattere di pubblico servizio, ed il suo esercizio si avvia ad essere affidato al farmacista che vanterà i migliori titoli nei concorsi.

    Il titolo di Farmacista si affermi dunque con serena dignità su questo foglio che si espande in tutte le farmacie d’Italia, e possa esso, a poco a poco, sradicare i rimasugli di tendenze bottegaie che in molti farmacisti ancora vivono, deturpando il carattere professionale dell’opera nostra, e possa debellare le diffidenze e gli ingiusti apprezzamenti che il pubblico grosso, e talora anche i colleghi nostri sanitari Medici e Veterinari hanno contro di noi e contro la nostra professione».

    Farm. Giuseppe Assauto

    Nel 1945 (3 giugno) a Biella si riuniscono i farmacisti della città e del circondario per fare voto affinché il rinnovato clima di liberazione porti alla ricostituzione degli ordini professionali.

    La proposta è presentata dal farmacista Assauto e verrà inoltrata a S.E. il Prefetto di Vercelli e ai Comitati di Liberazione Nazionali di Biella e Vercelli affinché vogliano presentarla ai rappresentanti del Governo nazionale.

    Così si legge nella copia della lettera che verrà spedita alle autorità competenti e che stila i cardini di quello che deve rappresentare l’Ordine di una Classe di Professionisti:

                          «…raggruppare legalmente tutti i rispettivi inscritti in uno stesso organismo per esaminare in comune i proprii problemi e dare ai loro voti maggior forza e valore, non che dare una rigida eguale disciplina morale e professionale ai singoli professionisti nell’esercizio della loro professione».

    Nel 1945 (5 agosto)Vercelli, dopo la Liberazione, è la prima provincia piemontese in cui si è riformato l’Ordine dei Farmacisti in base alla legge del 10/07/1910 n°455, in seguito all’assemblea di Biella del 3 giugno 1945 voluta dall’ex segretario del Sindacato Fascista dei Farmacisti dott. Roberto Salvetti:

                  «Il primo Consiglio di amministrazione dell’Ordine è così riuscito composto:

    dott. Roberto Salvetti di Biella, presidente, dottori Pietro Azario di Biella, dott. Luigi Conti di Vercelli, segretario, dott. Luigi Nobili di Vercelli, dott. Carlo Pozzo di Brusnengo, dott. Bresciano Bartolomeo di Asigliano, dott. Carlo Massa di Borgosesia, consiglieri».

    Il Consiglio dell’Ordine nomina il Cav. Giuseppe Assauto, farmacista, Presidente Onorario del    rinato Ordine dei Farmacisti della Provincia di Vercelli.

    1945 (6 agosto) Assauto scrive a Salvetti, neo presidente, dandogli preziosi consigli per la futura gestione dell’Ordine: consiglia l’utilizzo di un Libro Verbali, del Registro per la Corrispondenza, delle buste amministrative etc.

    Nel 1945 (10 agosto) Salvetti invia una lettera ad Assauto in risposta alla sua impossibilità a partecipare alla riunione del 5 agosto nella quale si è tenuta la ricostituzione dell’Ordine:

                        «…Sono poi particolarmente lieto di comunicarle che per mia proposta, sicuro interprete di tutti i farmacisti della Provincia, Ella è stato nominato Presidente onorario del nostro ordine.

    È questo un modesto riconoscimento di stima e di affetto che i Colleghi hanno voluto darle per la infaticabile sua opera a favore della classe che Ella dà da oltre cinquanta anni, con grande impegno e senza risparmio né di tempo né di fatiche, opera che lo ha reso conosciuto e beneamato da tutti i Colleghi italiani e che giustamente l’aveva portato ad essere

                                il primo farmacista d’Italia.

     Io spero che la decisione presa da questo Consiglio unanime le riuscirà di suo gradimento, e che Ella vorrà continuare ad essere come pel passato il nostro buon amico e saggio consigliere…».

                                                      Il Presidente dell’Ordine – dr. Roberto Salvetti


     Lettera di Salvetti ad Assauto con la nomina a Presidente Onorario

    Lettera di Salvetti ad Assauto con la nomina a Presidente Onorario
    dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Vercelli (10 agosto 1945)

    Nel 1945 (4,5,6 novembre) al Congresso Nazionale dei Farmacisti a Roma, Assauto è acclamato Presidente Onorario della futura nuova F.O.F.I.

    L’unico che dopo la parentesi bellica, durante la quale si era discostato dalla politica, viene subito riconosciuto degno di rappresentare i farmacisti italiani, quasi a voler garantire la ricucitura di quello strappo durato due decenni, perchè propugnatore ed esempio indiscusso di quegli ideali che avevano mosso la Classe farmaceutica italiana verso la giusta direzione.

    Nel 1959 viene inaugurata una lapide commemorativa posta all’ingresso della sede degli Ordini a Roma in via Palestro 75 sulla quale compaiono i nomi di Carlo Giongo, Giuseppe Assauto e G.B. Ferrero, ricordati come:“promotori di leggi farmaceutiche, pionieri di organizzazioni professionali”.

    ROMA-Sede della F.O.F.I.- Lapide commemorativa inaugurata nel 1959

    ROMA-Sede della F.O.F.I.- Lapide commemorativa inaugurata nel 1959 (2)

    Lapide

    Nel 1946, anno della costituzione del nuovo Comitato Centrale della F.O.F.I., compare il nome di Assauto fra i componenti del Comitato Centrale e nel 1960, data dell’erogazione delle prime pensioni ai farmacisti, sui giornali di categoria si leggeva:”Fu questa una data, memorabile per la Classe, che dai tempi di Assauto e Giongo era in attesa che tale legittima aspettativa si realizzasse”.

    Nel 1942 lascia la farmacia di Biella al dott. Pietro Azario (già segretario dell’Ordine).

    Nel 1948 si trasferisce a Saluzzo in casa della sorella Rosina Bovo (titolare della Tipografia Bovo, la Tipografia dei Farmacisti), in via dello Spielbery, e si iscrive all’Ordine dei farmacisti di Cuneo.

    Muore nella sua Saluzzo il 5 agosto 1952.

    Le opere

    Grande l’amicizia con il Collega prof. Carlo Pedrazzini dal quale viene chiamato –insieme a pochi altri- a scrivere interi capitoli della sua “La Farmacia Storica ed Artistica Italiana”(1934) e col quale intratterrà per lungo tempo fitti rapporti professionali, culturali ed epistolari.

    A Saluzzo, gli eredi, conservano tutto il materiale che servì ad Assauto per collaborare alla stesura della monumentale Opera del Pedrazzini (fotografie, didascalie, appunti etc.) e i tanti cimeli e onorificenze raccolte durante la lunga vita professionale.

    Alla tipografia del marito di sua sorella Rosina –la Tipografia Bovo di Saluzzo-dà il compito di stampare “Il Farmacista” e invita i Colleghi italiani a riferirsi a questa piccola tipografia per tutti i loro bisogni di carta intestata, registri, cartine, carta da banco ed artistiche etichette da farmacia.

    Pubblicità della Tipografia Bovo di Saluzzo, 1938 (1)

    Pubblicità della Tipografia Bovo di Saluzzo, 1938 (1)

    Tra le opere maggiori si ricordano:

    • (1) L’Eco dei Previdenti (1896-1902).Giornale di propaganda e lotta per la ex Cassa Naz. Cooperativa delle Pensioni.
    • (2) Il Farmacista (1915-1924).Bollettino Ufficiale della ex Federazione degli Ordini dei Farmacisti d’Italia. A Vercelli, presso la sede dell’Ordine dei Farmacisti, si conserva la raccolta completa con dedica dell’Autore.
    • (3) Il Notiziario Farmaceutico (1929-1936).
    • (4) Contributo allo studio per la formazione delle Tariffe ufficiali dei medicamenti (1922). Volume di pag.80 in 8°.
    • (5) Complemento a tale studio di circa pag.160 in 4°.
    • (6) Proposta di Tariffa Temporanea Ufficiale a carattere professionale (discussione e tariffa) (1926).Volume di pag.200 in 8°.
    • (7) Varie Tariffe provinciali fra cui quella del 1920 per l’Ordine dei Farmacisti della Prov.di Novara e la Tariffa temporanea Piemontese (1925) per conto degli Ordini dei Farmacisti di Alessandria, Novara e Torino.pag.140.
    • (8) Prontuario dei prezzi dei medicinali più comuni per la vendita diretta al banco con molte norme e consigli pratici (Sei edizioni dal 1929 al 1936).pag.70.
    • (9) Ordinamento e stampa degli Atti Ufficiali del Congresso Sanitario Alta Italia Trento e Trieste tenutosi a Biella nel giugno 1905 (pag.132).
    • (10) Atti del VI Congresso Nazionale Farmaceutico di Trieste (1921) di pag.500 in 8°, con la collaborazione dei colleghi Pratta cav. Francesco e Zanetti cav. Filippo.
    • (11) Cenni storici sull’Associazione Chimico-Farmaceutica Biellese (1888-1936).
    • (12) Albo d’Oro dei Farmacisti morti, feriti, decorati in guerra (in preparazione).
    • (13) Molti articoli professionali su giornali professionali italiani dal 1901 in poi ed anche sulla stampa politica.
    • (14) Vari capitoli storici e professionali all’interno dell’opera del dr. Carlo Pedrazzini “La Farmacia Storica ed Artistica Italiana”(1934).
    • (15) Il Consigliere e il Consulente del Farmacista, Saluzzo, Tip. Editrice G. Bovo & C., 1938-XVI.

      Il ricordo

      A Saluzzo, attualmente, il nipote Giulio Bovo, conserva ancora gli arredi e i cimeli di famiglia compresi la bella scrivania “farmaceutica”, i vasi, gli scritti e le fotografie e il grande quadro che raffigura l’importante zio farmacista (3).

       

      SALUZZO (Cuneo)-veduta panoramica della città

      SALUZZO (Cuneo)-veduta panoramica della città (3)

       

      SALUZZO-Casa Bovo-Assauto in via dello Spielbery

      SALUZZO-Casa Bovo-Assauto in via dello Spielbery

       

      SALUZZO-Stemma nobiliare della Famiglia Assauto

      SALUZZO-Stemma nobiliare della Famiglia Assauto

       

      La scrivania del farmacista Assauto
      Particolare scolpito della scrivania
      Vasi con coperchio in latta
      Il campanone di S.Giusto donato ad Assauto nel 1921 in occasione del Congresso Farmaceutico Nazionale di Trieste”Al Presidente Assauto riconoscenti i congressisti”
      La scrivania del farmacista Assauto
      Particolare scolpito della scrivania
      Vasi con coperchio in latta
      Il campanone di S.Giusto donato ad Assauto nel 1921 in occasione del Congresso Farmaceutico Nazionale di Trieste”Al Presidente Assauto riconoscenti i congressisti”
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      La scrivania del farmacista Assauto
      Particolare scolpito della scrivania
      Vasi con coperchio in latta
      Il campanone di S.Giusto donato ad Assauto nel 1921 in occasione del Congresso Farmaceutico Nazionale di Trieste”Al Presidente Assauto riconoscenti i congressisti”
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      Ora la farmacia del dr. Assauto è di proprietà della dott.ssa Anna Perotti Nigra, presidente dell’Ordine dei Farmacisti per 24 anni fino al 2011, che ha ricoperto anche la carica di Segretario nazionale della F.O.F.I. a fianco del Presidente Leopardi.

      In farmacia si conservano i preziosi vasi settecenteschi (manifattura di Gaglianico), le numerose scatole in foglia di legno dipinto, il ricettario delle preparazioni galeniche scritto da Assauto, e una bella targa in marmo che ricorda l’illustre predecessore.

      BIELLA-Farmacia S. Filippo già Assauto, i vasi settecenteschi
      BIELLA-Farmacia S. Filippo già Assauto, i vasi settecenteschi
      BIELLA-Farmacia S. Filippo già Assauto, i vasi settecenteschi
      BIELLA-Farmacia S. Filippo già Assauto, le scatole dipinte
      BIELLA-Farmacia S. Filippo già Assauto, le scatole dipinte
      BIELLA-Farmacia S. Filippo già Assauto, la targa commemorativa
      BIELLA-Farmacia S. Filippo già Assauto, i vasi settecenteschi
      BIELLA-Farmacia S. Filippo già Assauto, i vasi settecenteschi
      BIELLA-Farmacia S. Filippo già Assauto, i vasi settecenteschi
      BIELLA-Farmacia S. Filippo già Assauto, le scatole dipinte
      BIELLA-Farmacia S. Filippo già Assauto, le scatole dipinte
      BIELLA-Farmacia S. Filippo già Assauto, la targa commemorativa
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      Frutto di una ricerca appassionata tra le fonti di archivio presenti presso la sede dell’Ordine dei Farmacisti delle Province di Vercelli e Biella, questo lavoro vuole essere un omaggio alla figura del grande farmacista biellese Cav. Giuseppe Assauto, che tra il 1914 e il 1924 è stato Presidente della Federazione Ordini Farmacisti d’Italia (oggi Federazione Ordini Farmacisti Italiani – F.O.F.I.), consigliere del nostro Ordine di Vercelli al momento della sua fondazione nel 1929, ideatore e primo direttore nel 1915 de “Il Farmacista”, giornale che ancora oggi è l’organo ufficiale di stampa della Federazione.

      Al Nostro illustre Collega, vada il mio personale deferente saluto, la massima stima e gratitudine da ammiratore e attuale Presidente dell’Ordine dei Farmacisti delle Province di Vercelli e Biella, Ordine che ha fondato quasi cento anni fa.

      Farm. Carlo L. Bagliani


      Mussolini

      (1)

      NOTE

      Lo studio presentato al 60° Congresso Nazionale di Storia della Farmacia (Bari, 5-7 novembre 2010) è solo l’inizio di un più ampio lavoro che verrà portato avanti nel tempo per meglio delineare la figura del farmacista biellese Giuseppe Assauto.

      Sono riportate di seguito le fonti consultate per le notizie riportate nel testo.

      (*) Relazione presentata al 60°Congresso Nazionale di Storia della Farmacia (Bari, 12-14 Novembre 2010).

      (1)-”Il Consigliere e il Consulente del Farmacista”, autore Giuseppe Assauto, Saluzzo, Tip. Editrice G. Bovo & C., 1938-XVI. Collezione Bagliani-Vercelli.

      (2)-”La Farmacia Storica ed Artistica Italiana”, Carlo Pedrazzini. Edizioni Vittoria, 1934. Collezione Bagliani-Vercelli.

      (3)-Archivio privato famiglia Giulio Bovo (nipote del farm.Assauto), Saluzzo.

      (4)-Fondamentale è stata la consultazione dei documenti d’archivio dell’Ordine Farmacisti Vercelli-Biella e il testo “Festa delle Medaglie”, anno 2004, autore Carlo L. Bagliani, pubblicazione edita a cura di A.GI.FAR.  e  ORDINE FARMACISTI VERCELLI-BIELLA. Primo studio su Giuseppe Assauto consultando l’archivio dell’Ordine dei farmacisti.